Dall' "Enciclopedia del rock italiano"
Arcana editrice 1993
a cura di Federico Guglielmi

DIAFRAMMA


Protagonisti di uno dei capitoli più lunghi e avvincenti della storia del rock italiano, i fiorentini Diaframma hanno iniziato la loro attività nel 1981, ottene ndo subito buoni risultati in ambito cittadino grazie alla notevole forza sugges tiva del loro post-punk in italiano.
Capitanato dal compositore/chitarrista/poeta Federico Fiumani e dal cantante Nicola Vannini, il gruppo ha esordito con il singolo"Pioggia" (Italian 1982) e poi si è imposto a livello nazionale con il 12EP "Altrove" (Contempo 1986); a questi due lavori hanno fatto seguito un'apprezzata serie di concerti, i contributi a due 7EP allegati alle fanzine Free (con il brano "Circuito Chiuso"), e rockgarage (una "Illusione ottica" dal vivo) e le partecipazioni alle compilations Body Section(Electric Eye 1983), con "Specchi D'Acqua", e ROCKGARAGE COMPILATION VOL.4 (MASO, 1984) con una versione demo di "Altrove". A questi episodi, artigianali sotto il profilo tecnico, ma comunque ricchi di fascino, è stato in pratica affidato il compito di chiudere il primo ciclo della carriera della band, come sottolineato dal successivo allontanamento di Vannini (dedicatosi da lì a poco a progetti personali con lo pseudonimo di Soul Hunter) e dalla sua sostituzione con Miro Sassolini.
Assunti nella scuderia dell'allora neonata IRA, i nuovi Diaframma hanno subito dimostrato la loro accresciuta maturità con "Siberia", due pezzi del quale sono inseriti anche nella raccolta Catalogue Issue (IRA 1984); un disco di notevole spessore, essenziale nelle linee melodiche e cupo nelle atmosfere, grazie al quale l'ensamble ha consolidato la sua posizione di primissimo piano nel circuito indipendente.
Il mix "Amsterdam" (IRA 1985), contenente uno dei brani più acclamati di "Siberia" appositamente reinciso con i Litfiba, e il singolo "Io ho in mente te" (IRA 1986),cover del celebre successo anni '60, hanno invece evidenziato il desiderio di allontanarsi almeno in parte dal vecchio stile per imboccare un via più solare ed eclettica, della quale gli ispiratissimi "Tre volte lacrime" e "Boxe" (armonie avvolgenti alternate a torride reminiscenze punk) hanno fornito efficace testimonianza.
Ulteriori svolte erano però nell'aria: stanco di affidare ad altri il compito di interpretare le sue liriche Federico Fiumani decideva coraggiosamente di presentarsi al pubblico anche come vocalist, rivoluzionando ancora l'organico e perfezionando nel 12EP "Gennaio" la sua originale miscela tra rock e canzone d'autore. Nonostante l'atipicità delle melodie e le asprezze vocali, il disco suscita l'interesse della Ricordi, che apponeva il suo marchio su "In perfetta solitudine" esul semiantologico "Da Siberia al prossimo week-end" (entrambi prodotti da Vince Tempera) non riuscendo però ad aprire adeguatamente al gruppo le porte del mercato ufficiale. Ritornato dunque nell'ambito indipendente, Fiumani si è circondato di nuovi collaboratori e ha realizzato "Anni luce", sintesi ineccepibile degli ultimi quattro anni di lavoro e zenit qualitativo di una fase solistica nella quale il poliedrico deus ex machina dei Diaframma è stato libero di esprimere tutto se stesso cantando d'amore e di vita vissuta in modo sempre incisivo e personale.
Del suo talento poetico testimoniano anche i tre libretti "Neogrigio" (1984), "Quaranta poesie"(1985) e "L'orologio biologico" (1992).