Firenze Sogna!

Un percorso di itinerari musicali che tra la meta' degli anni Settanta e i primi anni Ottanta ha segnato le avventure di molti gruppi e musicisti fiorentini, che, sotto differenti forme e per diversi aspetti, sono approdati fino ai nostri giorni. Formazioni di rilevanza nazionale e gruppi minori che raccontano una evoluzione sonora originale e unica nel rock italiano: tre generazioni di artisti che sulle rive dell'Arno sono stati testimoni di una importante stagione artistica. Questo disco di frammenti solo apparentemente eterogenei, potra' apparire come una collezione di rarita', ma sara' sicuramente una piacevole scoperta di suoni sommersi provenienti da una citta' che, se non e' piu' la "capitale del rock italiano" e' ancora (grazie proprio al lavoro svolto in quegli anni) una feconda fucina di creativita'.

I Diaframma sono presenti sul disco con il brano dal titolo "Illusione ottica", registrato dal vivo a Borronacci nel 1983 da Arlo Bigazzi, e originariamente apparso su "Autori Vari - Rockgarage vol. 3" ep/7" Materiali Sonori 1983. E' inoltre compresa la seguente intervista.
Intervista Radio Centofiori
Maurizio Masi e FEDERICO FIUMANI
Aprile 1982
tratto da: "Firenze Sogna!"

M. M. Una cosa abbastanza strana perche' molti gruppi anche fiorentini e altri gruppi italiani scelgono ancora, anche nella new wave, il testo inglese.
F. F.: Si, infatti la lingua inglese, in questo senso, e' molto piu' facile perche' soprattutto per il suo suono, direi, per il rock, onomatopeico, ma cioe', comunque, appunto il cantare in italiano e' essenzialmente una scelta, una scelta nel senso cioe' di dare un messaggio che non si fermi solamente alla musica, ma che possa anche, cioe', con una canzone anche dire delle cose che , appunto, vadano in la' del semplice pezzo che dura inevitabilmente 3/4 minuti. Soprattutto anche in un concerto, appunto cioe' il contatto con il pubblico e' immediato e suonando in italia se tu canti in inglese, si, hai sicuramente delle occasioni per farti capire comunque sei dietro anche a un discorso a livello di testi e, nel nostro caso, diciamo, c'e' una ripresa abbastanza precisa delle tematiche simboliste cioe', appunto, dei cosidetti poeti maledetti, appunto c'e' il fatto che per noi sia molto importante cantare in italiano.