La  Immortal  Records  Alliance 
di  Firenze  e'  l'ultima  arrivata
(cronologicamente  si  intende) 
tra  le  etichette  indipendenti  che, da
un  po'  di  tempo, proliferano 
su  tutto  il  suolo  nazionale  grazie
alla  "benefica"  febbre  del 
"do  it  yourself"  che, partendo
dall'esperienza  anglosassone  di 
fine  anni  settanta  di  centri
autogestiti  di  produzione  e 
distribuzione  (Rough  Trade, Chelly  Red,
Crass, Small  Wonder  etc) di 
materiale  di  gruppi  venuti  alla  luce
grazie  al  punk  e  alla 
new  wave, ha  via  via  contagiato  tutto 
il
mondo. Come  spesso  accade, l'ultima 
arrivata  e'  anche  la  piu'
ambiziosa, e  la  I.R.A.  non 
fa  eccezione  alla  regola. Direi, pero',
che  si  tratta  di  un'
ambizione  piu'  che  giustificata  visti  i
gruppi che  gravitano  nel  suo 
giro, certamente  tra  i  piu'  importanti
e  conosciuti  di  new  wave 
italiana  cantata  in  italiano, e  vista
anche  la  qualita'  tecnica,
decisamente  eccellente  e  concorrenziale,
che  ne  contraddistingue  i 
prodotti.
Infatti, come  il  comunicato 
stampa  diffuso  dalla  I.R.A. tiene  a
sottolineare, ci  troviamo  di 
fronte  a  "registrazioni"  e  missaggi
assolutamente  professionali, estrema 
cura  nella  preparazione  delle
matrici  e  nella  stampa 
del  disco  con  l'impiego  di  materiali 
di
alta  qualita'  per  preservare 
la  dinamica  delle  registrazioni  ed
avere  un  vinile  completamente 
silenzioso, grafica  di  copertina  e
buste  interne  con  testi, progettate 
e  realizzate  allo  scopo  di
dare  il  naturale  completamento 
visivo  al  prodotto  discografico.
Ci  sembra  giusto, a  questo 
punto, dare  qualche  notizia  sulle  bande
che  con  la  I.R.A.  lavorano 
a  stretto  contatto  di  gomito. Le  piu'
"anziane" Litfiba, Diaframma ed Underground Life,
con  una  produzione
discografica  gia  abbastanza 
copiosa, hanno  una  fama  consolidata
anche  all'estero; e  questo 
perche', pur  partendo  da  un  sound  di
chiara  matrice  britannica, hanno 
saputo  evolversi  in  direzioni
personalissime, creando, ognuna  con 
una  peculiarita'  propria, una
musica  viva, palpitante, moderna, che 
riesce  a "parlare"  direttamente
al  cuore  e  che  beneficia 
dell'ausilio  di  testi  in  italiano
intensamente  lirici  ed  estremamente 
intelligenti.
Moda  ed  Endless  Nostalgia,
invece, sono  al  loro debutto  su  vinile,
anche  se  entrambe  hanno 
gia'  dimostrato  il  proprio  talento
attraverso  una  proficua  attivita' 
live  e l'autoproduzione  di
cassette, video, booklets, ecc; un  pop 
fresco  e  godibile, quello  delle
due  formazioni, che  ha  pero',
un  occhio  costantemente  rivolto  alla
ricerca  sperimentale.
Come  si  puo'  notare, la 
I.R.A. sta  lavorando  molto  seriamente  e
con  gruppi  artisticamente  validissimi:
cio'  la pone  come
imprescindibile  punto  di  riferimento 
per  chiunque  si  occupi  di
musica  giovane  in  Italia, Segnaliamo,
infine,  i  prossimi  dischi  che,
oltre  alla  compilation  "Catalogue 
Issue", saranno  pubblicati  su
etichetta  I.R.A.: "Siberia", primo 
LP  dei  Diaframma  e  "Me  and  my
alter  ego"  mix  degli 
Endless  Nostalgia  in  novembre; LP  dei  Litfiba
in  dicembre; LP  degli  Underground 
Life  e  mix  dei  Moda  in  gennaio.
 
PRIMO  CATALOGO
La  compilation  "Catalogue 
Issue"  e'  il  primo  disco  pubblicato
dalla  I.R.A.  e  costituisce 
un  ideale  assaggio  di  quattro  delle
migliori  bands  italiane  che'
per  prime, hanno aderito  all'invito
della  neonata  etichetta, presentando 
ognuna  due  brani  inediti. "Onda
araba"  e  "Versante  est" 
dei  Litfiba  trascinanti  e pervase  da  forti
e  caldi  umori  orientali, sono 
tutte  giocate  su  perfetti  incastri
di  chitarre  e  tastiere, supportati 
da  una  ritmica  agile  e
versatile, cui  si  aggiunge 
la  stupenda  voce  di  Piero  Pelu', uno
dei  migliori  vocalist  e 
performer  europei.
I  Diaframma  sono  un'altra 
band  cui  i  confini  nazionali  vanno
decisamente  stretti. "Siberia" 
e  "Delorenzo"  rivelano  i notevoli
progressi  compiuti, sia  a  livello 
compositivo  che  espressivo  da
Federico  Fiumani  &  Co:
post-punk, sempre  vibrante  ed  energico, che
ha  acquistato  molto  anche 
in  raffinatezza. Che  dire, poi,  della
notevole  carica  emotiva  degli 
Underground  Life? "Indiani"  e
"Glasarchitektur"  sono  gioiellini 
di  gusto  ed  equilibrio. I  Moda,
infine, offrono  un  sound  misurato 
ed  estremamente  gradevole  in
"Nubi  d' Oriente"  e  "La 
voce".
Un  doveroso  cenno  va 
alla  qualita'  veramente  ottima  del  vinile 
e
della  registrazione  e  alle 
liriche  che, in  alcuni  momenti,
raggiungono  vertici  di  sublime 
poesia.