Mercoledì 29 Marzo 2000

 

Prosegue la pubblicazione a fascicoli dei ritratti di personaggi della
vecchia guardia della ml a beneficio dei nuovi entrati (e non).
Oggi un nuovo fantastico numero, MAX COLLINI, solo per questa occasione ad
un incredibile prezzo-lancio.
I fatti e persone citate sono reali.               listbot editore
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Max Collini da Reggio Emilia vive intensamente il divario tra l'età che gli attibuisce l'anagrafe -poco più di trenta- e quella che si sente dentro -poco meno di venti.
Inguaribile romantico, tessitore stacanovista di relazioni private parallele a quelle pubbliche della ML, il nostro è titolare inamovibile della cosiddetta squadra "dell'Amore" nata all'interno della lista (e non certo per le sue doti atletico-calcistiche, che pure dimostra di possedere durante certe scatenate performance danzerecce nelle rockoteche del nord Italia), e capogruppo della corrente "evocativa" del parlamentino listaro (anche nota come "colonna 18 Marzo").
Collini è ovviamente un diaframmaro d.o.c., dall'alto di un curriculum di tutto rispetto: militanza ad oltre 30 concerti -molti dei quali in trasferta- e conseguente (ri)conoscenza personale da parte dello stesso Fiumani. Ma più che come collega di prima fila ai concerti, noi listari abbiamo imparato nel tempo ad apprezzarlo per le domande amletiche che pone alla propria coscienza irrequieta ed a noi suoi corrispondenti e vittime
prescelte: "perché esiste il male nel mondo?";  "perché c'è Entropia nell'Universo?"; "perché certe donne -talvolta- non me la danno?". Insomma
lui và dove lo porta il cuore, e ci và con più gusto se è in compagnia di altri mailingstari (che provvede tempestivamente a convocare, magari in
posti improbabili come sulla diga del Vajont).
Max, il compagno emiliano, il "brigatista" jaquintiano, è uno di quegli uomini che tengono unito lo spogliatoio senza ambire alla fascia di
capitano, che edificano lo spirito di gruppo, che prima di averlo bisogna passare sul suo corpo. Max, anima sensibile, bravo ragazzo, è l'uomo che ogni mamma vorrebbe in sposo per la propria figlia (e viceversa).
Nozionista, citazionista, cultore delle cose inutili e delle cause perse, Collini è quello che si dice un signore d'altri tempi, e -forse- anche di
tempi che non ci sono ancora.

CURIOSITA':  conoscente personale di Giovanni Lindo Ferretti, il quale lo ha soprannominato "il figiciotto".

PREGI: stile impeccabile (scarpe Camper comprese).

DIFETTI: tendenza ossessiva alla petulanza (mai, MAI, dargli corda senò sei fottuto per sempre; e quando chiama devi rispondere, senò.).

PERCHE' E' UN IDOLO:  per la lucida capacità di capire sé stesso e gli altri, quindi di alimentare intensi e costanti dialoghi con i propri
interlocutori.

PERCHE' ODIARLO: per gli stessi motivi per cui è un idolo.

Marco Andrea Marcuccio