Martedì 19 Settembre 2000

 

Se sarete perseveranti nella fede Diaframmesca, se verrete ai concerti e se parteciperete ad almeno un raduno annuale dei listari, anche a voi sarà dedicato un capitolo di questa rubrica; oggi, signore e signori, abbiamo l'onore di presentare MARCO ROSSETTI: (clap clap clap...)

Siccome è soprattutto in tempi di fastidioso ed inutile rumore che il silenzio rivela tutto il suo valore, la presenza discreta di Marco Rossetti splende in misura proporzionale al livello di cazzate e colpi bassi che si sparano gratuitamente -ed a volte alle spalle- in ML.
Esemplare raro di Nord-Estino non imprenditore, intelligenza placida votata alle belle arti, virilità pelata dotata di un fascino introverso, Rossetti è quello che si direbbe un "antidivo": preferendo osservare (e fotografare) all'essere osservato, ascoltare all'essere ascoltato, Marco è uno di quei campioni che scelgono per sè stessi il ruolo di gregario, salvo poi fare il vuoto alle proprie spalle e ritrovarsi in cima alle vette accompagnato dai soli compagni cui ha deciso di passare la borraccia (meglio se riempita a vino).
Laureando in architettura, in questo anno il nostro e' stato impegnato nella stesura della tesi di laurea, un'opera monumentale gia' oscuro oggetto del desiderio degli architetti europei.La tesi si compone di:
10.567 pagine, 1.015 diapositive, 20 tracce audio proposte rigorosamente in vinile trasparente numerato, 3 filmini Super8 (uno dei quali mostra lui stesso all'eta' di 5 anni mentre costruisce castelli di sabbia sulla spiaggia di Jesolo), 1 puzzle. La presentazione del lavoro avverra' in Piazza S.Marco a Venezia e l'universita' Ca' Foscari ha già commissionato all'architetto Renzo Piano la costruzione di strutture gonfiabili galleggianti per ospitare il folto pubblico (tra cui una rappresentanza di
mailingstari con striscione  "ML presente") e diversi megaschermi. A seguire
discoteca con alla consolle Gianni De Michelis, mentre nel privè ci sarà una
selezione dark/new-wave a cura di Cinel-Marchesan dj.
Quando in lista si stilarono le formazioni dell'Italia dell'Amore e di quella dell'Odio si discusse molto sul dove piazzare Marco Rossetti: chi metteva in luce la sua aria disincantata e da bravo ragazzo chi ne sottolineava una sua certa ferocia; ed in effetti sono stati diversi gli episodi controversi che lo hanno visto protagonista.
Bisogna sapere, infatti, che il nostro eroe si e' specializzato nella sofisticata arte dell'"insulto ad effetto ritardato"; la vittima prescelta non avverte  immediatamente le conseguenze dell'attacco subito ma dopo pochi giorni incomincia a provare un cerchio alla testa seguito da un pizzicore alla schiena, finché una  spada ninja gli attraversa la cassa toracica. A quel punto però e' troppo tardi per vendicarsi, perché la stoccata rossettiana o e' stata delatata o la lista e' passata nel frattempo a piu'
futili argomenti.Tra le vittime illustri ricordiamo Aramini, il quale aveva insinuato che alcuni dei più grandi brani fiumaniani fossero stati in realtà composti dalla Bandabardò, che dopo la requisitoria del nostro si autoesiliò per mesi nel limbo del silenzio; e poi il peso massimo Blinda che commise l'errore di deriderlo pubblicamente per l'essersi prestato a vendere i CD in occasione del concerto padovano dei Diaframma e che per tutta risposta vide impietosamente pubblicata in ML la foto che lo ritraeva alle prese con "Tè e biscottini". I tre rimangono tuttora ottimi amici. Inoltre dietro il personaggio schivo non mancano comunque -all'occorrenza- modi perentori e decisionisti: come quando nell'indecisione generale prese l'iniziativa di fissare lui per tutti data e località del ritrovo ([Verona,18/3/99] ed il 1° raduno diaframmatico fu...). Le conseguenze di quel famoso ritrovo furono poi un conto salatissimo in alcoolici; la successiva generalizzata fratellanza in lista; l'esclusione del solo D.Sylvian reo -agli occhi dell'organizzatore- di transigere troppo sulle concomitanti mestruazioni delle sue colleghe di lavoro; ma soprattutto quell'occasione ci consegnò l'immagine indelebile di un Rossetti -appassionato e completamente stravolto dal Recioto d.o.c.- declamatore dell'intensità emotiva della tragedia del Vajont.
A chi potrebbe obiettare che i suoi radi messaggi siano il segno del suo disinteresse per le cose della ML, rispondono i fatti: pur di non abbandonare la lista alla desolazione estiva, si è fatto promotore dell'iniziativa -anche nota con il motto di "una foto al giorno toglie la solitudine di torno"- di pubblicare tutte le foto di FF a nostra
disposizione; Massy continua tuttora ad inviare la stessa foto del concerto di Genova pur di rendere omaggio all'operazione.
Una particolarità: nella nuova edizione del Devoto-Oli risulterà come l'esponente di rilievo della corrente filosofica del "Nostalgismo", movimento artistico dedito al rimpianto fine a se stesso del tempo che fu ed al culto khomeinista della wave anni '80.
Se volete fare quattro chiacchere di persona con Marco (o se solo volete chiedergli un autografo) aspettatelo Sabato sera all'uscita del secondo spettacolo del locale cinema d'essai.

DIFETTI:
a) tifoso  juventino
b) Concittadino di Alessandro Del Piero (ma la sua statura morale gli ha impedito di iscriversi ad un corso  CEPU)
c) Qualche  umana  caduta  di  stile (come  quando  rispose  per  le  rime all'ennesima provocazione del Boffa. Quest'ultimo aveva a suo modo aspramente criticato un concerto dei Massimo Volume, lamentandosi del fatto che non si poteva pogare e che non avevano fatto la cover di "Paranoid" dei Black Sabbath)

PREGI: non essersi ancora reso artefice della strage dei suoi genitori, colpevoli di non averlo fatto nascere nel 1960

CURIOSITA': ha una homepage personale piuttosto originale, visitatela e non
crederete ai vostri occhi: pura essenza rossetti 100%

PERCHE' AMARLO: ti ascolta sempre, e non ha mai la faccia di chi sta pensando: "basta, ti prego basta, perchè a me.. perchèèèèè..."

PERCHE' ODIARLO: il bicchiere per lui è sempre mezzo vuoto, ma non vuole
mai ammettere che l'altra metà se l'è appena scolata lui....


(allenatore in seconda: M.Marcuccio; medico sociale:
M.Collini)