Lunedì 18 Settembre 2000

 

Continua su Lisbot Collection la pubblicazione dei ritratti
dei Listari da piu' tempo attivi in questa landa...
 
 
DAVIDE "SYLVIAN" VERRAZZANI
 
"solo lo stile ci salverà"
 
ecco un aforisma che potrebbe sintetizzare la sensibilità nemmen troppo vagamente new romantic di Davide Sylvian, malinconico e ficcante protagonista del nostro cenacolo per nulla francescano....
 
esponente piuttosto originale della colonna milanese dei brigatisti diaframmatici ed elegantissimo funzionario di una grande catena distributiva, il signor Sylvian spicca
per una intensa predilezione degli anni ottanta di tendenza newavesistenzialista...
 
oltre che al suo idolo (David Sylvian appunto), egli ama tutto cio' che allora significava e simboleggiava una decadenza consapevole e vissuta "fino in fondo" e per questo intrisa di "malinconico digiuno senza nessuno"...
 
raramente trascinato dallo spirito di gruppo, Davide predilige territori piu' rarefatti di relazione con gli altri:  uomo di fioretto piu' che di spada, ha il gusto della provocazione sottile e dello scherno moderato e le sue mail sono intrise di una prosa
ricca di vocabolario e povera di errori sintattici e sono quindi ampiamente ed irrimediabilmente seduttive...
 
come spesso è avvenuto qui, la personalità adulta e compiuta del dandyssimo Davide è venuta fuori piano piano e dopo epici scazzi (Chiara, do you remember?) risolti "brilliant"emente ai primi approcci di persona...
 
testimone oculare e critico di una Milano non solo "da bere" del magnifico periodo 83/88, davide vanta nel suo palmarès oltre che una inesorabile quantità di donne di genere  "femmefatale" la costante presenza agli eventi piu' importanti di allora... concerti, installazioni, video, arte... l'euforia composta di quegli anni irripetibili vive in lui ancora oggi ma senza traccia dell'estremismo religioso di Cinel...
L'inevitabile nostalgia fa di lui un totem vivente da cui i piu' "giovani" potrebbero attingere nuove ispirazioni....
 
Pur attento alle novità, Listdandy Sylvian è profondamente intriso di estetismi eighties, l"Apparenza" non lo inganna e la sua attualità di trentenne si sposa egregiamente con il magico mondo diaframmatico...
Sorta di Garbocon "cose veloci" di maggiore spessore, pare abbia talento musicale
non solo per i gusti ineccepibili all'ascolto ma anche per le melodie suonate da lui
stesso, di cui confidiamo prima o poi di avere testimonianza diretta...
 
PERCHE' AMARLO: per il suo sofisticato modo di presentarsi, per l'evidente incapacità di sintesi, per la buona volontà che mette a non intasare la posta di cazzate
 
PERCHE' ODIARLO: ha classe da vendere (ma non la vende a te) ...

 

CURIOSITA': è uno dei rari e profondi cultori dell'ultimo periodo di Lucio Battisti. Gli album incisi con i testi di Pasquale Panella rappresentano talmente bene l' elitarismo letterario ed il rifiuto del gusto comune che ovviamente il nostro Listdandy non poteva che innamorarsene....
 
 dopo
 di noi,
 non
 spioverà
 
 dopo
 di
 noi
 il
 diluvio
 
 e
 piove
 piove
 piove
 siamo
 accappatoi 
 
(lucio battisti, pasquale panella 1986)