Recensione tratta da www.rockol.it di Scenari Immaginari.

"DIAFRAMMA - Scenari Immaginari"


Diaframma/Self Fuori dal tempo.
I Diaframma sono così, da anni, artefici e seguaci di una traiettoria che non gira intorno ad alcun sistema che non siano le canzoni di Federico Fiumani, capaci di cambiare in parte il corso della storia del rock italiano nella seconda metà degli anni '80.
Il nuovo album del gruppo è l'ennesima conferma della parabola originale e autarchica tracciata dal suo leader, sempre più solitario e splendido despota di una produzione che continua a mantenere immutata la brillantezza dei migliori momenti.
I Diaframma di "Scenari immaginari" non hanno nulla a che fare con quanto gira in Italia in questo momento, e nemmeno probabilmente con quanto gira a Firenze; sono unici e inimitabili, un marchio di fabbrica che è garanzia di visioni, descrizioni e paesaggi rock inusitati e salaci.
Poesia, ironia e un po' di serena melanconia, nostalgia di tempi andati e della propria infanzia, una galleria di canzoni che sono lo specchio di un autore incredibilmente sensibile.
Ascoltate "Esse", "Amico mio" oppure "La mia timidezza" e "Dormi che è notte".
Basteranno a catturarvi e a riportavi sulla scia di questa storica band e del suo leader.