Recensione tratta dal mensile Mucchio Selvaggio - Mandata da Gianmarco Pari e scritta da Federico Guglielmi

"DIAFRAMMA - Canzoni Perdute"


Federico Fiumani deve averci preso gusto, dato che appena sei mesi dopo il Live al Rototom la discografia dei Diaframma si arricchisce di un nuovo cd da scaricare/acquistare presso il sito vitaminic. Questa volta però il dischetto non contiene materiale dal vivo: come spiegato fin dal titolo Canzoni Perdute è infatti una raccolta di brani inediti, nove in totale, scoperti nel vasto archivio personale del cantautore rock fiorentino, che per (più o meno) un terzo sono costruiti secondo gli schemi caratteristici per i Diaframma del quasi-punk spigoloso e urlato e per il resto presentano le ugualmente classiche strutture da ballata tanto care alle legioni di fedelissimi fans. Scarti? Abbozzi? Fiumani, al proposito non si sbottona, ma è logico che di ciò si tratta. Sono in ogni caso incisioni di qualità quasi sempre amatoriale (sono la delicata Ho bisogno di un caffè, L'abbonato e la strumentale La donna ideale ad alzare la media tecnica) che non tolgono nè aggiungono alcunchè di davvero importante a un discorso espressivo tanto singolare da non lasciare spazio a giudizi interlocutori: niente mezze misure, con il papà del rock d'autore, proprio come sottolineato dalla copertina da noi dedicatagli nel n°380, quella con il famoso travestimento da Muzio Scevola. Gli estimatori, comunque, saluteranno con gioia la pubblica diffusione di queste canzoni perdute, che a loro sono in fondo destinate.