- "La tela" Anno 5, numero 10 Dicembre 1998 -
Recensione tratta da "La tela" notiziario informativo legato al "Bloom" di Mezzago (MI) di Stefano Storace
"DIAFRAMMA "
Ma l'avete visto Federico Fiumani nel video dei Diaframma? Folle e geniale, lui da solo vale diciotto Timoria e trantasei Ligabue!!!!!!.
Inizia così Fabio De Luca in una recenzione del '91. Folle e geniale e prolifico. È proprio questo Federico Fiumani che con il nuovissimo album firma il quindicesimo capitolo della saga dei Diaframma iniziata bene nel 1982 con "Pioggia" e proseguita ancora meglio con "Altrove", "Siberia", "Tre volte lacrime". Da allora acqua sotto i ponti ne è passata tanta,l'avvicendamento alla voce di Nicola Vannini, di Miro Sassolini fino a Federico stesso gli scenari new-wave sono un ricordo lontano e, anche se i fans più viscerali non saranno completamente d'accordo, il nostro tira dritto per la sua strada.
"Agosto", primo brano del brano è uno sfizioso rockabilly che introduce, a parte il tock tirato di "Dammi tempo", in una dimensione di ascolto tranquillo e disnicantato. Il nuovo disco è infatti molto orecchiabile e, pur non presentando grosse perle, ha tanti motivi facilmente assorbibili (le chitarre , ma anche gli altri strumenti stanno molto al loro posto) con atmosfere pop anni 60-70. Parla di se' Federico anche in termini clowneschi come "La ballata dello scontento", dell'amicizia "Esse" e del suo seguito (?) come in "Amico mio".
"Scenari immaginari" è un piccolo cocktail di certa (poca) new-wave, di rock (d'autore) , di pop (tanto): è questa la terza via dei Diaframma? Certo è che Federico non deve dimostrare niente , se ne rende conto e per questo può permettersi di tutto anche di allentare la giusta tensione (leggi intervista su "La tela n°9 Dic. 97) che comunque serve pure ad un artista vero quale è lui. Oggi serve la ghigna, e se non c'è, che non manchi pure la fregna!