E' sulle scene da vent'anni e non mostra segni di stanchezza: stiamo parlando di Federico Fiumani, unico depositario del marchio Diaframma, oltre che musicista curioso e poco incline a contenere la sua vena artistica in un determinato filone musicale; basti pensare alla sterminata produzione che caratterizza la discografia della band fiorentina, che non si e' mai lasciata andare a celebrazioni nostalgiche del suo blasonato passato, quando cioe', insieme a nomi come Moda e Litfiba, reggeva le fila del rock italiano.
Proprio il rock e', invece, l'assoluto protagonista delle dodici tracce di "I giorni dell'ira", un album che mette, una volta di piu', in risalto l'originalita' dei Diaframma.
Una qualita' accompagnata, pero', dalla consueta (e inimitabile) capacita' narrativa di Fiumani, intrisa di ironia e poesia nello stesso tempo.
Due esempi? "Nella Firenze degli anni '80" e "Il disco dei Replacements": anche qui troviamo le melodie di chitarra in primo piano come da genuina tradizione rock, mentre alla voce unica di Fiumani spetta il compito di raccontarci storie di ordinario lirismo.
ILARIA FERRI