Recensione tratta da BLOW UP nr.41 Ottobre 2001 di Massimiliano Bucchi
"DIAFRAMMA - Il futuro sorride a quelli come noi"
Sarebbe forse divertente, oltre al disco da isola deserta, chiedersi quale sia il proprio disco fantasma, quello che si sogna nei momenti di ottimismo.
Il mio è un disco dei Diaframma asciutto e scabro, alla Mark Lanegan, in cui possano risaltare quei testi che nessuno scrive - forse, nessuno ha mai scritto in italiano - come Federico Fiumani.
Il futuro sorride a quelli come noi, tra i punti alti della recente discografia Diaframma, ne contiene molti, di quei testi memorabili, trovando in alcuni casi un perfetto equilibrio con la musica (La mia tenera amica, Canzone brutta, la ripresa di splendida Un giorno balordo, una delle sue tante gemme perdute del suo repertorio).
Poi però penso che anche la sfacciataggine, certo rossetto rock a volte un pò pesante per i miei gusti, fanno forse parte del carattere Diaframma, e senza quelle non verrebbero fuori neppure versi come questi. (6/7)
Massimiliano Bucchi