Recensione tratta dal Mucchio Selvaggio n. 379 di Federico Guglielmi
L'EROE DIETRO LA MASCHERA
Diaframma "Coraggio da vendere"
Diaframma/Self
"Chi mi ama lo sa che mi è sempre piaciuto vestirmi da carnevale, meglio ancora
se fuori stagione. Nel video di "Gennaio"
facevo la suora, in "Amo Lei" Superman, in "Diamante grezzo" ero
Humphrey Bogart e in "L'odore delle rose" un cantante di successo.
Intitolare il nuovo disco "Coraggio da vendere" stimolava anche per
questo: mi sarei vestito da qualcun altro. Molti anni fa,
collezionando fra francobolli, mi imbattei in uno raffigurante Salvo
D'Acquisto.
Era un carabiniere che fece qualcosa di eroico ma non so bene
cosa. Avrei voluto riprodurre, con l'aiuto di uno scenografo, tale e
quale quell'immagine, ma per motivi di copyright lasciai perdere.
Ripiegai allora su Dante Alighieri, quindi su Don Milani.. vallo
a spiegare ai giovani d'oggi chi era Don Milani. Gioventù bruciata.
Troppa fatica. Muzio Scevola sembrava accontentare tutti. un guerriero alto,
forte e coraggioso. Coerente con le sue scelte anche a
costo di essere considerato pazzo da chi gli stava di fronte.
Che ne sapevano gli altri? Per lui e per i suoi valori andava bene così."
Basterebbero queste parole "rubate" a uno dei comunicati-stampa più insoliti
e brillanti mai giunti sui nostri tavoli redazionali a
spiegare il nuovo album dei Diaframma; nonché a mettere a nudo,
in modo ancor più chiaro di quanto faccia la maschera di Muzio
Scevola coraggiosamente ostentata in copertina, il carattere dello
stesso Federico Fiumani che continua imperterrito a mescolare
le carte di quel "rock d'autore" di cui non si può disconoscergli la
paternità. Va avanti per la sua strada, Federico: con le sue
liriche universali, la sua strumentazione classica (chitarra, basso,
batteria,
tastiere), la sua voce lontana dai canoni della melodia, il suo
sapiente dosaggio di immediatezza e spigolosità. Con uno stile
che è solo il suo stile, come gli undici episodi del cd - il dodicesimo, lo
strumentale "Il ritorno di Tom Verlaine" è infatti un capitolo a sè -
sottolineano con la loro verve stralunata e i loro giochi
semplici eppure arditi di armonie e arrangiamenti: alcuni bellissimi
("Anima sensibile", "Le navi del porto", la "Un balordo che ti cerca"
già da tempo
nota ai nostri abbonati, "Piccola ladra", la titletrack) e altre
meno compiute, o maagari solo più bizzarre, ma sempre genuine e
sentite.
Per questo, oltre che per via di un talento e una caparbietà
che è
possibile non apprezzare ma non negare, il nome Diaframma è ancora qui a
vent'anni dal singolo "Piogqia", e tutto lascia
pensare che
ci sarà anche vent'anni dopo "Coraggio da vendere". Chi ama
Fiumani sa che c'è da giurarci, al punto di metterci la mano sul
fuoco.